Riqualificazione di un ambito cascinale 

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L’area di intervento comprendeva fabbricati connessi all’attività agricola dismessa fatiscenti ed in avanzato stato di degrado. Il progetto edilizio è un intervento di conservazione paesaggistica e valorizzazione del sito, e prevede il restauro, la ristrutturazione e la sostituzione dei fabbricati esistenti insistenti sull’area, totalmente destinati ad un uso residenziale.

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L’assetto morfologico del complesso è fortemente relazionato al contesto e consente agli spazi aperti ed alla rete del verde di assumere un ruolo di connettivo e di permeabilità interno all'area. I corpi di fabbrica ricreano il sistema insediativo del borgo rurale con ampie corti aperte gerarchicamente connesse tra loro; in questa rete la corte in corrispondenza del porticato recuperato assume il ruolo di nuova piazza attorno alla quale si snodano volumi e spazi aperti. Infatti l’edificio è rappresentativo dell’architettura cascinale lombarda, per proporzioni, e composizione dei suoi elementi, per linguaggio e materiali: esso assume un ruolo simbolico di definizione dello spazio centrale dell’intervento, riordina il costruito circostante, diventa spazio collettivo coperto.

L’isolato risulta quindi composto da un impianto che conferma l’identità del sito conferendo ordine e rigore gerarchico, determinando con i volumi costruiti la sostanziale conservazione dell’assetto morfologico esistente . La riqualificazione è affidata alla relazione tra tipi, misure, spazi pubblici e privati, che reinterpretano il modo di costruzione rurale della cascina.

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I materiali proposti dal progetto sono quelli tipici degli insediamenti agricoli: intonaco e mattone faccia a vista per i tamponamenti verticali, coppi su tetto a falde, infissi esterni in legno naturale.

da relazione BCMA Studio.