top of page

COTTON ART PARK

RIUSI INDUSTRIALI 2012

Concorso - SECONDO PREMIO ex aequo

Anno:

Localizzazione: 

Cliente:

Programma:

Team e collaborazioni:

Design work:

Superficie Area:

Superficie pavimento:

Costo:

2012

Ponte San Pietro (BG)
Confindustria Bergamo
Idee di riutilizzo economico, Proposte funzionali e innovative, Rigenerazione urbana

Giorgio Davide Manzoni (team leader) con A.Pennacchio e Rialto srl. 
Urban design, Architectural design, Sustainable design
168.700 mq
114.000 mq
-

L’obiettivo di riconfigurare e ridare una nuova centralità all’area ex Legler nasce e si sviluppa attraverso la definizione di una pluralità di funzioni che lavorano attorno al principio fondativo secondo il quale dalla creatività, dalla ricerca e dallo svilupppo di nuove soluzioni si possano creare nuovi asset e nuove produzioni capaci di divenire volano per lo nascita
di imprese capaci di affacciarsi sulla scena globale e al contempo che sappiano divenire elemento di sviluppo e crescita per il territorio nel quale si insediano.

Partendo dall’analisi del contesto in cui l’area di intervento si pone, della caratteristiche proprie dell’area, dai suoi elementi di forte potenzialità paesaggistica, storica e insediativa e dopo aver affrontato un analisi dell’andamento socio-economico sia a scala locale e nazionale sia a livello europea e mondiale, si è ritenuta necessaria l’individuazione di un elemento che fosse in grado di generare un sistema complesso e coerente di potenziali funzioni in grado di coniugare una molteplicità di fattori di crescita.

L' elemento sul quale è stata focalizzata l’attenzione e che è divenuto guida nella definizione progettuale è il “tessuto”. La materia tessuto, sia essa riciclata o sia essa materiale innovativo, è stata scelta quale condizione in grado di favorire la compatibilità e la complementarietà funzionale così da poter generare una filiera in grado di auto-sostenersi e di auto rinnovarsi nel tempo attraverso le conoscenze e l’innovazioni prodotte all’interno della filiera medesima. La scelta dell’elemento “tessuto” come elemento centrale attorno al quale far ruotare tutto l’intervento, si connota di un carattere simbolico; il tessuto è al contempo elemento della memoria storica del luogo e possibilità di rinascita, sviluppo ed evoluzione per la comunità.
 

Si è scelto di progettare un ambiente in grado di divenire elemento di crescita culturale, di innovazione, di produzione e luogo per le relazioni. Solo attraverso un mutuo scambio tra individui di conoscenze, capacità e idee all’interno di luoghi pensati per tale scopo si ritiene possa essere possibile una florida rigenerazione.
L’idea è quella di costituire spazi capaci di rendere possibili efficaci relazioni tra gli ambiti della creatività, della ricerca, dell’innovazione e della produzione, attraverso un intervento in grado di definire delle relazioni spaziali adeguate a tale scopo; relazioni spaziali in grado di portare ad una ridefinizione paesaggistica dell’area d’intervento e del suo contesto attraverso la valorizzare degli elementi peculiari del luogo e della sua storia.

CAP sta per Cotton Artists Park.

Cotton rimanda all’idea della materia tessuto, della memoria storica del cotonificio che oggi è reinterpretato, attualizzato, intergato e mixato.

Artists rimanda al forte imprinting creativo che si è voluto dare al progetto spaziale e relazionale.

Park rimanda ad un ambiente integrato in cui possano convivere e integrarsi più anime di un processo produttivo nel quale anche lo spazio esterno può creare occasioni di facilitazione.

Le idee, le innovazioni e i prodotti che nasceranno nel CAP saranno contraddistinti da un marchio, che simboleggia tre strategie generali.

CREATIVITÀ: Produzioni artistiche ed artigianali come occasione di riqualificazione e di sviluppo.

FILIERA: Concentrazione delle fasi di creazione, studio ricerca, produzione e vendita al fine di ridurre l’impatto degli spostamenti e promuovere la circolazione delle idee.

IMPATTO ZERO: Riciclo e riuso di materiali, produzione di energie alternative, recupero acqua, compensazioni ecologiche, riuso inerti delle demolizione, creazione di spazi verdi.

bottom of page